E poi

 

E poi e poi, quanto fango fra di noi

e il tuo splendido sorriso, il tuo cuore, il tuo viso.

Fammi uscire dalla fogna, dalla specie dalla gogna

dalla stupida follia, quella tua quella mia.

 

Io non posso ricordarti, tu non puoi dimenticarmi

da dove vengo dove vai, quel che di noi non sarà mai.

Ma lo sai dove ti aspetto, dove il sogno ha il suo difetto

non c’incontreremo più lo so, ma comunque aspetterò.

 

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